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REVISORI: CONTROLLI-SANZIONI ANTIRICICLAGGIO
1. L’ACCERTAMENTO DELLE VIOLAZIONI ANTIRICICLAGGIO SU REVISORI
L’argomento trattato nel presente articolo riguarda i REVISORI: CONTROLLI-SANZIONI ANTIRICICLAGGIO.
Come specificato nell’articolo “ANTIRICICLAGGIO: SANZIONI, CONTROLLI & SOLUZIONI PER PROFESSIONISTI ED ALTRI OPERATORI“, la potestà sanzionatoria amministrativa per la violazione della normativa antiriciclaggio rientra tra le attribuzioni del MEF.
L’iter prevede che le autorità di vigilanza, gli organi di autoregolamentazione, le amministrazioni interessate, la Guardia di Finanza e la Direzione investigativa antimafia (Dia) accertano, nei limiti delle loro attribuzioni, le violazioni e provvedono alla contestazione degli addebiti agli incolpati, quindi trasmettono gli atti al Mef, competente all’irrogazione della sanzione.
2. Il RUOLO DEGLI ORGANI DI VIGILANZA
Le Autorità di vigilanza di settore (MEF e CONSOB), attraverso propri organi all’uopo predisposti,
- irrogano, nei limiti delle rispettive attribuzioni e competenze, le sanzioni previste per l’inosservanza degli obblighi di cui al Dlgs 231 del 2007, così come ad oggi aggiornato.
Più specificatamente, le autorità di vigilanza per i Revisori variano a seconda del tipo di incarico assunto dal revisore; in particolare:

AML/CFT: Vigilanza sui revisori
Il MEF svolge i compiti di sorveglianza dei revisori legali e delle società di revisione legale senza incarichi di revisione legale su enti di interesse pubblico o su enti sottoposti a regime intermedio.

AML/CFT: Vigilanza su Revisori
La Consob svolge i compiti di sorveglianza dei revisori legali e delle società di revisione legale con incarichi di revisione legale su enti di interesse pubblico o su enti sottoposti a regime intermedio
3. Il FRAMEWORK ANTIRICICLAGGIO DEI REVISORI
3.1 REGOLAMENTO CONSOB – REVISORI

Regolamento Consob – Revisori
Già a settembre 2018, la CONSOB con Delibera n. 20570 ha provveduto all’adozione del Regolamento recante disposizioni di attuazione del Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231 e successive modifiche ed integrazioni per i revisori legali e le società di revisione con incarichi di revisione su enti di interesse pubblico o su enti sottoposti a regime intermedio.
3.2 CODICE ETICO MEF – REVISORI

MEF: Codice dei principi di deontologia professionale – Revisori
Inoltre, con determina, prot. n. 245504 del 20 novembre 2018, del Ragioniere generale dello Stato (in seno al MEF), è stato adottato il Codice dei principi di deontologia professionale, riservatezza e segreto professionale dei soggetti abilitati all’esercizio dell’attività di revisione legale dei conti
In merito all’accettazione del cliente il punto 210.2 del Codice prevede che:
le criticità relative al cliente che, ove conosciute, potrebbero comportare rischi di mancata osservanza dei principi fondamentali includono, per esempio:
- il coinvolgimento del cliente in attività illecite (quali il riciclaggio di denaro),
- la sua mancanza di integrità o
- l’adozione di procedure discutibili per la predisposizione dell’informativa finanziaria.
3.3 art. 62.5 del Dlgs 231/2007 – REVISORI
Si ricorda infine che l’art. 62.5 del Dlgs 231/2007 attualmente in vigore prevede che:
Nei confronti dei revisori legali e delle società di revisione legale con incarichi di revisione su enti di interesse pubblico o su enti sottoposti a regime intermedio responsabili di violazioni gravi, ripetute o sistematiche ovvero plurime
- delle disposizioni di cui al Titolo II, Capi I, II e III,
- di quelle in materia di organizzazione, procedure e controlli interni di cui agli articoli 7, 15 e 16,
- delle relative disposizioni attuative adottate dalla Consob
si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da EUR 3.000 a EUR 1.000.000
4. L’IMPORTANZA DEL RUOLO DEI REVISORI NELLA LOTTA AL RICICLAGGIO
I legislatori europei e nazionali, tenendo conto delle raccomandazioni del GAFI hanno ricompreso i Revisori insieme ad altri professionisti all’interno dei soggetti obbligati dalla normativa antiriciclaggio attribuendogli un ruolo fondamentale nel contrasto alle attività illecite, tenuto anche conto dell’importanza imbarazzante, soprattutto per l’Italia, dell’economia sommersa. A tal proposito si vedano:
- ANTIRICICLAGGIO AML/CFT: L’IRRINUNCIABILE RUOLO SOCIALE DI PROFESSIONISTI & ALTRI OPERATORI NON FINANZIARI
- ESG-AML/CFT: il Sistema Finanziario fa appello a Professionisti & Altri Operatori Non Finanziari
- AML/CFT: Attività Illecite & Professionisti
4. EVOLUZIONE DEI CONTROLLI & DELLE SANZIONI SUI REVISORI NELL’IMMEDIATO FUTURO
Come specificato nell’articolo “ANTIRICICLAGGIO: SANZIONI, CONTROLLI & SOLUZIONI PER PROFESSIONISTI ED ALTRI OPERATORI“:
- per evitare sanzioni all’Italia da parte della Commissione Europea per mancata corretta applicazione delle Direttive AML/CFT (ad es. AML 01/2023: Italia messa in mora da EU), i controlli, da parte degli Organi di Vigilanza, sui Revisori sono destinati ad aumentare in modo considerevole sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo.
- la Direttiva Generale del MEF, per l’esercizio 2022 e successivi, conferma che proseguirà il rafforzamento dei presidi di prevenzione del riciclaggio anche mediante l’implementazione della normativa nazionale e l‘attività sanzionatoria amministrativa.
- È attualmente in corso di formazione l’Autorità di Vigilanza antiriciclaggio Europea (AML Authority) che avrà compiti di controllo diretto sugli organi di autoregolamentazione ed anche su taluni soggetti obbligati considerati ad alto rischio.
- L’esperienza concreta, vissuta da altri Paesi Europei per conformarsi alle Direttive EU AML/CFT, dimostra che la tendenza ad incrementare la quantità e la qualità dei controlli sistematici (che non si limiteranno alla sola somministrazione di questionari ma che saranno accompagnati da controlli operativi in loco) sui Revisori è destinata a realizzarsi anche in Italia.
Per maggiori dettagli riferirsi all’articolo sopra menzionato: “ANTIRICICLAGGIO: SANZIONI, CONTROLLI & SOLUZIONI PER PROFESSIONISTI ED ALTRI OPERATORI“.
5. SOLUZIONI ANTIRICICLAGGIO PER REVISORI
Tenuto conto della tendenza a livello Europeo ed Italiano ad incrementare i controlli antiriciclaggio, si raccomanda di non attendere l’ultimo momento per implementare policy, procedure e controlli ma di iniziare ad adeguarsi, sin da subito, in quanto la normativa antiriciclaggio è in vigore da ormai diversi anni e pertanto gli obblighi antiriciclaggio sono già applicabili.
L’esperienza concreta maturata sul campo ci dimostra che, in sede di controllo da parte degli organi preposti, le verifiche verteranno su un campione di clienti vecchi e nuovi per assicurare che la normativa antiriciclaggio sia stata adottata per tutti in modo omogeneo, soprattutto per ciò che attiene agli obblighi di adeguata verifica e di valutazione del rischio di riciclaggio (Risk-Based Appraoch).
In tale cotesto, i revisori possono contare sulla soluzione digitale e sostenibile 1st KYC che consente agli stessi di adempiere in modo
- facile,
- veloce ed
- economico
alle obbligazioni antiriciclaggio. Per una panoramica sul software 1stKYC potete consultare questo link.
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